mercoledì 3 aprile 2013

Poche idee ma confuse

Finita.
Con i 10km lenti di stamattina, ho concluso la preparazione per la Milano City Marathon.
Come sempre e più di sempre, anche questa volta è stato un viaggio, ancora più tosto e più sofferto del solito, vuoi per la durezza della tabella in sè, che mi ha portato a correre ben più di 300km al mese, vuoi per il fatto che ho volutamente evitato di inserire appuntamenti intermedi per non appesantire ulteriormente un lavoro già importante.
Arrivo all'appuntamento milanese con la soddisfazione e quasi lo stupore di aver concluso una preparazione tanto impegnativa senza problemi fisici e riuscendo a reggere i ritmi, fisicamente e mentalmente, tanto da mettere in dubbio, negli ultimi giorni, il ritmo gara che avevo preventivato per la voglia di osare, di tentare di portare a casa qualcosa che ripaghi per tutte le fatiche di questo inverno, per tutte le sveglie con il freddo, il buio e la pioggia, per la tanta strada percorsa, per il fiato corto e le gambe stanche.
Per questo ho molti dubbi per la gara di domenica, dubbi che saranno risolti solo quando sentirò le gambe andare, e saprò se avranno la voglia e la forza di spingere magari oltre il previsto e il prevedibile o se bisognerà stare alle regole e non forzare troppo per non andare a sbattere.
Però ho anche tante piacevoli certezze, la principale delle quali è il gusto che anche questa volta il viaggio mi ha dato e mi sta dando, in questo momento in cui c'è l'attesa di raccogliere i frutti, ma anche durante i lunghi mesi in cui siamo stati soli, io e la strada da percorrere, con la sensazione che anche questa volta, comunque andrà, avrò messo un mattoncino, e che in minima parte queste scarpe consumate avranno contribuito a costruire un pezzetto di me.
Non vedo l'ora di domenica.

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